La storia della bicicletta Schiano: 99 anni di innovazione

bicicletta-schiavo

C’è nell’iconica scena di ET, dove le bici prendono il volo, ci sono nelle gare di Fantozzi e negli inseguimenti in Ladri di biciclette, compare affaticata mentre sale le stradine di Procida ne Il Postino e anche in questi anni compare nelle scene più rocambolesche dell’acclamata serie Netflix Stranger Things. Che si tratti di biografie dedicate a personaggi sportivi, di film romanzati o di serie tv, la bicicletta ha ispirato, e continua a farlo, registi, sceneggiatori e produttori. Con il suo stile, italiano per eccellenza, la bicicletta è stata il mezzo di locomozione del popolo prima ancora che le auto e i nuovi motori arrivassero alla portata di tutti. 

La bicicletta nasce in Francia alla fine del ’700 con il nome di “celerifero” e solo un secolo dopo, dato il grande successo avuto in tutto il mondo, fu cambiato il nome in “biciletta”.

Nata come attività artigianale per eccellenza, la produzione di biciclette ha riscosso un successo tale negli anni da doversi trasformare in attività industriale, con nuovi modelli e tecnologie che rendono la pedalata un piacere: dai primi modelli di telaio, si è arrivati oggi alla bici elettrica, una scelta ecosostenibile e salutare. 

Le maggiori e più conosciute ditte di biciclette sono tutte straniere, ma in Italia, a sud, è rimasto un artigiano fedele alla tradizione delle due ruote a pedali, che continua a produrre e vendere biciclette.

Mario Schiano costruì la sua prima bicicletta a 21 anni e lo fece da solo, in modo del tutto artigianale. Si può dire che è da questo momento che inizia la storia dell’azienda di biciclette Schiano, nata tra le due grandi guerre del ‘900, e che oggi è diventata un’istituzione nella produzione di bici, associando alla realtà industriale i metodi produttivi tradizionali. Dal laboratorio dei primi anni, la Schiano ha continuato a crescere trasformandosi in un’industria vera e propria, da sempre attenta alle esigenze sempre nuove del mercato e in questi anni ha aggiornato i suoi modelli sulla base delle nuove sfide di questa realtà.

Tra gli obiettivi principali dell’azienda c’è la produzione di bici armoniose nelle forme telaistiche, belle da vedere, ma soprattutto affidabili e sicure. Nella consapevolezza che la bici sia un mezzo che non passa mai di moda, l’azienda punta anche a innovare i modelli con un progetto che sia ecosostenibile e salvaguardi l’ambiente. La bicicletta è il mezzo ecologico per definizione, perché non inquina, ma anche i suoi materiali devono rispondere alla stessa esigenza.

È per questo motivo che l’azienda ha messo in campo diversi progetti di sviluppo sostenibile con le università e i centri di ricerca, fornendo anche incentivi per la produzione di energia rinnovabile. Sostenibile in tutti i suoi aspetti, l’azienda si è dotata negli anni di impianti fotovoltaici per le sedi operative, così da rendere tutti i processi di produzioni delle biciclette ecosostenibili.

La produzione delle bici Schiano ha dato alla luce modelli iconici di biciclette, come il “condorino”, studiato per le passeggiate, quindi leggero e agile, che si è poi imposto come modello standard in tutta Europa, e la Sch Bike Collection, una intera collezione concepita per soddisfare le esigenze degli amanti della bicicletta. Le attività di elaborazione grafica, di progettazione e di produzione, sono colme di quell’italianità che rappresenta il carattere distintivo del nome Schiano.

Le trasformazioni e le innovazioni nei secoli non hanno mai modificato lo stile e le inconfondibili caratteristiche della bicicletta.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *