L’appuntamento con l’Armani Privè torna in Italia

Giorgio Armani

Un talento, un visionario, un genio, il Re dell’alta moda, semplicemente, si fa per dire, Giorgio Armani.

Un talento unico, un genio creativo incomparabile che con il suo inconfondibile stile caratterizzato dai tagli netti nel design e da colori neutri e classici come il beige, il bianco, il nero e un blu particolare, diventato ormai per tutti il blu Armani, ha cambiato il modo di vestire di uomini e donne.

Un’icona, un simbolo dell’alta moda italiana, inserito da Forbes nella classifica degli uomini più ricchi del mondo, Armani veste e distingue, personaggi famosi, sportivi, uomini d’affari e tante Star di Hollywood. La fashion house “Armani” fondata nel 1975, oggi propone diversi marchi: Emporio Armani, Armani Jeans, EA7, Armani Junior, Emporio Armani Occhiali e Armani Casa, tutti con numeri impressionanti.
Un rivoluzionario, uno in grado di comprendere e di dettare sempre prima degli altri i cambiamenti necessari a soddisfare le esigenze della moda italiana, che anche in questo momento di crisi profonda, in cui il mondo si è fermato è riuscito a lasciare il segno. Nel momento in cui è scoppiata la pandemia, Giorgio Armani ha annunciato che tutti gli stabilimenti italiani del Gruppo, si sarebbero convertiti alla produzione di camici monouso destinati agli operatori sanitari impegnati a fronteggiare l’emergenza Covid-19.

In più ha donato alla Protezione Civile agli ospedali Luigi Sacco, San Raffaele, Istituto dei Tumori di Milano, allo Spallanzani di Roma, all’ospedale di Bergamo, all’ospedale di Piacenza e a quello della Versilia una somma complessiva di due milioni di euro.

In più dopo aver cominciato ad evidenziare l’esigenza per la moda italiana di rallentare i ritmi di produzione dettati da logiche ormai sempre più lontane da quelle dell’eleganza e della creatività ha annunciato alcune importanti novità. Innanzitutto da giugno prossimo il gruppo Armani fornirà, rigorosamente su appuntamento, un servizio di sartoria per modelli attuali e delle precedenti collezioni, che saranno “adattati” in base a dei nuovi tessuti e alle modifiche richieste.

Inoltre, ha ufficializzato che non presenzierà con le sue collezioni alla Digital Week del prossimo luglio, e di voler presentare le sue collezioni Giorgio Armani ed Emporio Armani uomo e donna a settembre. Anche il consueto appuntamento dedicato all’Armani Privè sarà spostato a gennaio 2021 e non si svolgerà più a Parigi ma a Milano nella sede storica di Palazzo Orsini in via Borgonuovo. Una scelta coraggiosa e pregna di significato per la moda italiana e per Milano, la città che lo ha lanciato e che è riuscita anche a porgli lo scettro di Re dell’alta moda.

“E’tempo di decisioni coraggiose. E a me piace far seguire i fatti alle parole. Perciò, dopo anni di sfilate a Parigi ho deciso di portare la mia alta moda a Milano” ha detto, “Spero che il mio esempio venga seguito anche da altri colleghi italiani che sfilano a Parigi. Sarebbe un’ottima occasione per fare squadra. Cosa in cui noi, finora, non siamo stati bravi a fare come i francesi”.

La Moda e lo Stile italiani sentitamente ringraziano.

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