Barilla rende i suoi prodotti al 100% italiani

Barilla

Quando si pensa all’Italia non si può evitare di pensare alla storia, ai monumenti, all’arte, alla cultura, alla moda, ai moltissimi scorci di un paesaggio indimenticabili, dal mare alle montagne, luoghi incantevoli e unici al mondo e al cibo, nostro marchio di fabbrica.
 Si può dire che la tradizione culinaria italiana non abbia rivali. La dieta mediterranea è frutto di secoli di cultura solo ed esclusivamente “nostra” e, alla sua base, si trova il prodotto che è apprezzato in qualunque parte del mondo, dai paesi continentali fino a quelli oltreoceano, la pasta.
E’ proprio per questo che Barilla, multinazionale italiana del settore alimentare, operante nel mercato della pasta secca, dei sughi pronti, dei prodotti da forno, della farina e del pane, ha pensato bene di rendere al 100% italiani i suoi prodotti; infatti, la casa produttrice ha deciso finalmente di puntare sul mercato italiano del grano duro, creando accordi economici con i principali molini, mugnai e consorzi del grano della penisola, evitando così ulteriori importazioni di farine e grano dall’estero, specialmente da paesi come Francia, USA, Australia (circa il 30% del totale proveniva da tali paesi), con l’obbiettivo di valorizzare l’italianità dei prodotti e la filiera agricola del nostro paese.
Per spiegare al meglio le sue intenzioni, sul suo sito ufficiale, Barilla ha pubblicato un vero e proprio “Manifesto del grano duro”, all’interno del quale, in dieci passi, è spiegato come avere delle reali garanzie e trovare delucidazioni ed approfondimenti sul valore nutrizionale, sui luoghi, ora finalmente italiani, e sulle modalità di produzione e raccolta delle varietà di grano che saranno, poi, utilizzate nella fase produttiva. Inoltre, Barilla punta su soluzioni ecosostenibili, ed infatti ha  deciso di creare un sistema che riesca a contenere e ridurre l’impatto sull’ambiente e gli sprechi, attraverso la piattaforma di sua creazione granoduro.net.
Innovazioni sostanziali ci saranno, poi, anche per le questioni legate al packaging: il colore blu classico delle confezioni di pasta Barilla sarà sostituito da un azzurrino che richiama l’essenza dell’italianità, quell’azzurro limpido del cielo che ci sovrasta. Inoltre, queste novità di confezionamento riguardano anche l’aspetto legato all’inquinamento, infatti, oltre alle soluzioni sopracitate, Barilla ha deciso di realizzare le confezioni, in cartoncino di fibra vergine proveniente da foreste gestite in maniera responsabile, attraverso standard certificati.
Comprare italiano, sempre e in particolar modo in questo periodo storico, marchi locali e nazionali, è una soluzione necessaria per favorire la ripartenza della nostra economia; e il principio vale per tutti anche le aziende dovrebbero comprare italiano, perché significa dare la possibilità ai produttori di materie prime della penisola di ravvivare un’economia che è in una sostanziale decrescita, a causa delle importazioni estere sempre più frequenti, cui si è aggiunto il lockdown generato dal Covid-19. Uniti ce la faremo sicuramente, ben vengano, le iniziative come quella di Barilla, meglio tardi che mai e speriamo che molti altri seguano l’esempio della multinazionale italiana.

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