Il nuovo volto del turismo: la fiera BMT tra cultura e innovazione

BMT

La Borsa Mediterranea del Turismo è la più importante fiera B2B del Mediterraneo, un appuntamento strategico per gli operatori del settore.

Il programma della fiera di quest’anno si è sviluppato durante 3 giorni di manifestazione, dal 18 al 20 marzo, e si è aperta con l’inaugurazione dei lavori svolti alla presenza delle Istituzioni e di illustri ospiti e giornalisti. Convention, conferenze, convegni, corsi di formazione, presentazioni di prodotti e novità, sono da sempre i protagonisti della BMT, insieme a un hub di aggiornamento su incontri e confronti.

Gli argomenti della venticinquesima edizione si sono focalizzati su strumenti di finanza agevolata, sulla digitalizzazione e sulle strategie migliori per trarre grandi vantaggi dalle nuove tecnologie applicate al turismo. Strumenti utili e all’avanguardia per questo settore che finalmente torna a vedere la luce dopo la fine delle restrizioni dovute alla pandemia. Ed è per questo motivo che questa edizione di BMT è stata così importante, proprio per rilanciare l’economia del turismo, che è stata tra le prime a soccombere al peso dei decreti e dello stato di emergenza nazionale e mondiale. BMT 25 è ritornata ad essere il Grande Raduno di inizio stagione del settore turismo anche per il ritorno di molti espositori che si erano assentati da qualche anno.

Vediamo allora quali sono stati i cambiamenti registrati e cosa sta cambiando nel settore del turismo.

Per la prima vera fiera con segnali di ripresa dopo i durissimi anni di pandemia e restrizioni, sembra che le regioni italiane abbiano guardato a quest’evento come una boccata d’aria fresca per fare il punto della situazione sul prossimo turismo stagionale e per rivedere i loro progetti sul turismo innovativo. L’affluenza è stata molta e anche la presenza regionale, con ben 11 regioni presenti con stand e moltissimi tour operator internazionali, più del 50% delle regioni italiane. 

L’obiettivo primario è stato quello di avvicinare le istituzioni ai tour operator, a chi sta fisicamente sul territorio e a chi ha a che fare nel quotidiano con le richieste dei turisti da tutto il mondo. Il concetto che si è voluto trasmettere è chiaro: avvicinare il turista al nostro territorio italiano, con un focus specifico sul turismo campano, e aiutarlo a vivere la vera esperienza delle arti e delle tradizioni del nostro territorio.

Il turismo negli anni è cambiato notevolmente, è diventato più esperienziale, un turismo “del fare” anziché del solo “vedere”. Si è registrata una marcata convergenza del turismo verso una nuova modalità di vacanza, più esperienziale e viva rispetto agli anni precedenti alla pandemia. Un decisivo cambio di rotta che si fa aiutare dalla tecnologia sviluppatasi anche negli anni della pandemia, quella della realtà virtuale. Attraverso questa scelta, molti tour operator sono alla ricerca di esperienze a 360 gradi della realtà del territorio da far visitare e le innovazioni sono sempre viste di buon occhio, soprattutto quelle digitali.

Pare quindi che la Regione Campania e il Comune di Napoli siano quest’anno in prima linea per garantire la migliore esperienzialità possibile ai loro turisti, con tour studiati per rendere le visite quanto più vive e interattive possibile. E così stanno cercando di fare tutte le altre regioni della nostra bella Italia, cercando di guardare al di là del buio periodo Covid.

L’ombra delle restrizioni e della guerra continua però ad essere una presenza incombente per il turismo e rischia di mettere a dura prova la stagione turistica primaverile. In molti si sono detti preoccupati delle normative ancora vigenti che riguardano l’uso del green pass per visitare musei o per accedere a ristoranti e locali. Queste normative italiane, le più stringenti rispetto al resto del mondo, scoraggiano i turisti esteri e li allontanano dal prenotare esperienze e tour guidati esperienziali. Altra ombra incombente è la guerra russo-ucraina: con le nuove restrizioni per i cittadini russi negli spostamenti all’estero, l’Italia e il turismo italiano hanno perso una grossa fetta del turismo alto-spendente, quello russo per eccellenza. Molte strutture ricettive stanno già risentendo dell’assenza russa nel nostro territorio, con danni che vanno a ricadere anche sull’economia italiana.

A migliorare le previsioni cono sono invece le stime per la stagione estiva, che si preannuncia assolutamente positiva rispetto agli anni pandemici. Si segnalano già i “tutto esaurito” nelle strutture per i mesi di luglio e agosto. Il tema di quest’estate turistica sarà quindi la ricerca del prodotto italiano, non solo a livello marittimo e culturale, ma anche storico e artigianale, con la collaborazione delle associazioni dei maestri artigiani che hanno voglia di farsi portavoce della loro arte e della passione per il bello che muove da sempre l’Italia e gli italiani. Dati che sono significativamente positivi e che evidenziano un rinnovato interesse estero nei confronti del nostro territorio e delle nostre qualità artigianali.

Tutti gli espositori si sono detti assolutamente soddisfatti della riuscita dell’evento, sia per la grossa percentuale di affluenza di operatori turistici locali sia per quelli internazionali. Bisogna lavorare sulle infrastrutture nazionali, ma soprattutto campane, che migliorino l’hospitality e l’esperienza del turista nel nostro territorio. 

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