L’estate è
alle porte e si appresta ad essere una stagione davvero particolare e – ci auguriamo
– unica nel suo genere. Il nostro paese ha necessità di ripartire dal turismo
per risanare l’economia delle imprese e delle attività, ferme durante i mesi di
lockdown, affidandosi alle mete gettonate della penisola ed ai suoi incantevoli
territori, sia quelli già molto noti,
sia quelli da scoprire.
Ed ecco che, per valorizzare e promuovere il settore del turismo italiano, il
Governo ha deciso di intervenire, attraverso il decreto Rilancio, con un
investimento di 30 milioni di euro ed uno di 50 milioni per il 2020 destinato
all’acquisto, ristrutturazione e valorizzazione degli immobili delle attività
turistico-ricettive.
Ma non è tutto: l’articolo 176 del decreto legge del 19 maggio 2020 “Tax Credit”,
dà l’opportunità alle famiglie con ISEE inferiore o pari a 40.000 euro di
usufruire di un bonus per le vacanze in Italia, che permetta a chiunque rientri
nei parametri e ne abbia fatto richiesta di poter accedere a questa sovvenzione.
La somma concessa ad ogni richiedente, dipenderà
dalla quantità di individui per ogni famiglia:
– 500 euro per i nuclei familiari composti da 3 o più persone
– 300 euro per i nuclei composti da due persone
– 150 euro per una persona
Il bonus verrà applicato per l’80% sotto forma di sconto sul costo della
vacanza e il 20%, invece, come detrazione d’imposta, valevole per la
dichiarazione dei redditi. Potrà essere liberamente speso dal 1 luglio al 31
dicembre 2020 e la gestione potrà avvenire attraverso l’App “bonusvacanze.app”: all’interno
dell’applicazione, creata ad hoc per la situazione, sarà possibile accedere e
controllare le strutture e le attività idonee o convenzionate alla spesa del
buono.
Questo percorso intrapreso dal nostro Governo intende dare sollievo ad uno dei settori
più redditizi dell’economia italiana, che rappresenta il 5% circa del PIL
nazionale (stima Banca d’Italia 2018), con un margine di crescita molto
elevato.
Secondo i dati Istat, nel 2019, l’Italia ha visto una sostanziale crescita
delle visite turistiche, in particolar modo da parte di cittadini stranieri,
affascinati dalle bellezze delle nostre terre; le strutture ricettive, tra
alberghi ed esercizi extra-alberghieri, hanno contato circa 130 milioni di
arrivi ed il 50,6% di essi è rappresentato da stranieri, con un aumento del
14,1% negli ultimi tre anni.
Il dato negativo, invece, è la diminuzione degli spostamenti per vacanze degli
stessi cittadini italiani (circa l’ 8,8% in meno rispetto all’anno prima), che optano
invece per mete estere.
Purtroppo questo trend sostanzialmente positivo, ha ricevuto una forte battuta
d’arresto già solo nel trimestre marzo-maggio, quando l’intera Europa si è
trovata ad affrontare le problematiche create dal Nuovo Coronavirus, con una
perdita di circa 10 miliardi di euro, considerando esclusivamente questo
periodo, rispetto allo scorso anno.
In Italia, infatti, la stagione primaverile rappresenta l’inizio del flusso
turistico più importante dell’anno, quando, località balneari, lago o montagna,
si preparano all’apertura ai flussi turistici ed al rilancio stagionale.
L’inizio della stagione estiva è imminente; dopo una fase di stop agli
spostamenti e alle attività legate al turismo, con i nuovi decreti sarà
possibile muoversi liberamente all’interno della nazione e riprenderà,
finalmente l’attività turistica che, non senza difficoltà, genererà fatturato
per le aziende del comparto turistico sparse su tutto il territorio nazionale.
Ripartire dalle vacanze sarebbe il modo migliore, anche dal punto di vista simbolico, di far ripartire la nostra economia, facciamo ripartire il Paese, viaggiamo e viaggiamo italiano.