Il modello BCC, come esempio di banca che aiuta a far crescere il più grande sistema produttivo italiano: le migliaia di piccole e medie imprese, gli artigiani, i commercianti e le tante professionalità.

Il bombardamento mediatico da pandemia, trascorsi oltre 40 gironi dall’inizio del lockdown ha di recente spostato il proprio baricentro, passando dall’attenzione spasmodica per la situazione degli ospedali, dai numeri del contagio, dalle diverse situazioni regionali, all’attenzione, assolutamente giustificata, per i provvedimenti che il Governo ha preso per cercare di tappare le diverse falle che si sono create nel sistema economico nazionale. Mentre dal Governo ci arrivano notizie di una grossa immissione di liquidità sul mercato, si parla di una cifra che si aggira attorno ai 400 miliardi di euro, è ormai palese che questa immissione di liquidità è basata sul più banale sistema di garanzia, dovendo passare attraverso lo strumento dell’erogazione bancaria. La garanzia viene prestata al sistema bancario che di conseguenza si rende disponibile all’erogazione del credito. Ovviamente non pensiamo ci siano degli istituti di credito che provvederanno all’erogazione senza delle verifiche attente, il che comporterà inevitabilmente ritardi nell’erogazione, a causa dell’enorme mole di richieste che si presume arriveranno, con il rischio che molte aziende, già esposte o in difficoltà rimarranno molto tempo in attesa senza poi vedersi riconoscere il credito.

Amedeo Manzo, classe 1960 Presidente e Fondatore della Banca di Credito Cooperativo di Napoli, appartenente al Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, ha le idee molto chiare su come lavorare in questo frangente, per garantire attraverso l’immissione di liquidità, una boccata di ossigeno per l’economia nazionale. È necessario curare con attenzione le piccole imprese, perché in questa situazione saranno proprio le piccole imprese a supportare e ad aiutare quelle grandi. Per piccole imprese Manzo intende quelle fino a 50 dipendenti, piccoli artigiani, le imprese del food e tutte quelle della filiera del turismo che costituiscono la spina dorsale del nostro sistema economico, in particolare nel sud del Paese. A questi imprenditori è necessario offrire delle risposte veloci e le risposte veloci si possono dare basandosi sul rating umano. Come? Prendendo le proprie decisioni mettendo al centro le persone e non un freddo algoritmo finanziario. Questo non vuol dire che ai clienti debbano essere richieste poche garanzie, anzi, le aziende che vogliono esser finanziate devono essere in regola con i pagamenti e con i dipendenti, adottare una politica di rispetto dell’ambiente e soprattutto essere trasparenti. Amedeo Manzo, Presidente della BCC Napoli ci racconta che prima dell’emergenza Covid-19 negli uffici di Napoli entrò un ristoratore che voleva un prestito, che in base all’analisi della documentazione, rapportandosi all’algoritmo finanziario, non sarebbe potuto essere erogato. Il Presidente Manzo però ha voluto approfondire la capacità professionale del ristoratore, e in incognito andò a mangiare una pizza nel suo locale. Si accorse che era veramente buona e a quel punto colse subito la reale potenzialità del locale e decise di dargli il prestito. Un prestito che in base all’algoritmo di Basilea non avrebbe mai potuto concedere. E sia chiaro, non si tratta di avventatezza, anzi Manzo sottolinea come il livello di sofferenza per i crediti erogati della BCC di Napoli, con lo 0,88% è tra i più bassi a livello nazionale, l’utile registrato lo scorso anno è triplicato rispetto a quello del 2018 e il coefficiente di adeguatezza patrimoniale è superiore al 40% (quello medio di una grande banca oscilla tra il 15 e il 18%).

Un modello molto efficace e produttivo, ancora una volta le eccellenze si distinguono. Oggi, alla crisi creata dal Covid-19, questo modello dovrebbe essere copiato e ripresentato in tutto il Paese. In un momento in cui e necessario stare lontani, puntare sulle persone e non sui freddi numeri è una scelta di responsabilità e soprattutto di grande competenza. Quella responsabilità e quella competenza di cui tutta l’Italia ha tanto bisogno, ora e per il futuro.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *